Isabella Pezzini
Docente di Semiotica
Università degli Studi di Roma – La Sapienza
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Email: isabella.pezzini@uniroma1.it
Abstract
La comunicazione in generale, com’è noto, non è la trasmissione di segni tra due cabine telefoniche vuote, ma coinvolge soggetti diversamente competenti in interazione reciproca. A maggior ragione la dimensione delle emozioni o addirittura delle passioni quando si parla di trasmissione ereditaria è ben nota (cfr. l’intervento di Gianfranco Marrone). Possiamo analizzarla sia a livello di enunciato, osservandone le dinamiche soggettive e intersoggettive, sia a livello di enunciazione, focalizzandoci sui modi dell’espressione. Questi ultimi, secondo Iván Fónagy, costituiscono una sorta di secondo livello di codifica, in grado di iscrivere la soggettività di chi enuncia, enfatizzando o al contrario anche contraddicendo quanto è espresso, con il risultato di produrre contagio, non solo trasmettere ma trasformare. Fenomeno ben noto fin dall’antichità, in grado di trascinare le folle come i singoli, è studiato in politica, in pedagogia, in amore, in guerra: in generale in tutti gli ambiti in cui vanno scaldati i cuori.