Di chi è la Gioconda? Sensi della proprietà

Tiziana Migliore

Tiziana Migliore

Docente di Semiotica

Università degli Studi di Urbino

Tiziana Migliore è professoressa associata di Semiotica all’Università di Urbino Carlo Bo e membro del Centro Internazionale di Scienze Semiotiche Umberto Eco che vi ha sede. Vicepresidente e tesoriera dell’Associazione Internazionale di Semiotica Visiva (AISV-IAVS), ha pubblicato le monografie La parola trasformatrice. Strutture, enunciazione, intersoggettività (Mimesis, 2023), I sensi del visibile. Immagine, testo, opera (Mimesis, 2018), Miroglifici: figura e scrittura in Joan Miró (Et al. EDIZIONI, 2011), Biennale di Venezia. Il catalogo è questo (Aracne, 2012). Fra i volumi collettanei che ha curato ci sono: Cura del senso e critica sociale. Ricognizione della semiotica italiana (con G. Marrone), Mimesis, 2022; Semiotica del formato. Misure, peso, volume, proporzioni, scala (con M. Colas-Blaise), Mimesis, 2022; Images of Europe. The Union between Federation and Separation (con F. Mangiapane), Springer, 2021; Retorica del visibile. Strategie dell’immagine tra significazione e comunicazione, 2 vols., Aracne 2011; Argomentare il visibile. Esercizi di retorica dell’immagine, Esculapio, 2008. Ha tradotto in italiano e curato il Traité du signe visuel del Gruppo mu (Trattato del segno visivo. Per una retorica dell’immagine, Bruno Mondadori, 2007).

Abstract

La Gioconda è un “esperimento di pensiero” per indagare valori e valenze dell’eredità culturale, per riflettere sul suo carattere “proliferante” e indagarne le sfaccettature fra dimensioni pubblica e privata e fra immanenza e trascendenza. Nella sua trasformazione storica e narrativa, da testo artistico a mito universale, la Monna Lisa – originale, riproduzioni e artificazioni – è diventata infatti espressione di almeno quattro sensi della proprietà e sentimenti di appartenenza: legale, paterna, identitaria e simbolica. Il modo oscillante in cui ciascuno di questi sensi si è dispiegato nel tempo è segno che l’ereditare, almeno nella cultura, sfugge alla detenzione possessiva e trova ragion d’essere, con acquisti e perdite, nella diatesi transitiva e partecipativa del tramandare.

Video integrale dell’incontro