La curiosità sul senso e la funzione dei miti è antica. La stranezza di certi contenuti (a volte addirittura apparentemente insensati), la qualificazione spessissimo contraddittoria dei personaggi hanno ricevuto, nei secoli, interpretazioni diverse e fondamentalmente insoddisfacenti; in ogni caso si è sempre sentita l'esigenza di postulare un significato soggiacente a quello percepibile immediatamente nei testi e su di esso si sono moltiplicte le ipotesi.
Il saggio propone, alla luce degli sviluppi delle metodologie d'analisi del periodo, una lettura più complessa e chiarificatrice dei miti e del loro senso riposto. Si propone anche una riconsiderazione critica delle sistemazioni generali e delle analisi antecedenti, in relazione soprattutto alle basi teoriche e metodologiche utilizzate. Si indicano, infine, talune diverse prospettive per ripensare soluzioni più soddisfacenti di quelle disponibili nel periodo in cui è stato scritto il saggio alle incognite poste dal mito.
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Volume | n.1 |