L’eroe nel testo


Autore:
  • Ernesto Bazan
  • ,
  • Gianfranco Marrone

  • Collana:
  • Quaderni del Circolo Semiologico Siciliano

  • Anno:
  • 1982
  • Cosa si intende esattamente quando si parla di «personaggio»? In che senso, ad esempio, certe figure della letteratura come Ulisse, Edipo, Faust, sino ad arrivre a Joseph K. o a Bloom, possono essere considerati personaggi dentro il testo letterario? E in che modo, invece, il loro ruolo si amplifica al di fuori del testo stesso, nel discorso culturale corrente?

    Impostare correttamente la questione deve significare superare l'alternativa sterile tra le azioni del personaggio e il suo carattere, il fare e l'essere, che in definitiva conduce, sul piano dell'analisi alla vecchia dicotomia forma/contenuto. Ma significa anche operare una rigida separazione tra le discipline che possono concorrere allo studio del personaggio (la storia, il costume, l'antropologia, la psicologia, ecc.).

    Una poetica del personaggio, come discorso sulle sue possibilità semiotiche di manifestazione, potrebbe essere facilmente estesa dal campo specificamente semiotico-leggerario a quello più generalmente storico-antropologico. Comprendere le tecniche con cui il personaggio viene costruito nel testo poetico, ovvero il sistema materiale dei segni e delle strutture ad esso sotteso, può rappresentare un primo momento per un discorso sulla rappresentabilità dell'uomo come individuo singolo, come coscienza psicologica, persona.

    1 Gianfranco Marrone
    2 Ernesto Bazan,
  • Gianfranco Marrone
  • 3
    Pagine

    Volume

    n.19